Gozzo tiroideo

Cos'è il gozzo tiroideo

Il gozzo tiroideo è un aumento di volume della ghiandola.

Non è specifico di una malattia in particolare.

Si può associare ad ipotiroidismo, eutiroidismo (buona funzionalità della ghiandola) o ipertiroidismo, può essere privo di noduli, associato ad uno o più noduli (nodulare o multi nodulare), può coesistere tiroidite e può essere sede di neoplasia.

È la malattia tiroidea più diffusa al mondo.

L'importanza dell'alimentazione

Nella maggior parte dei casi l’aumento di volume della ghiandola è causato dalla carenza iodica, sia ambientale, sia negli alimenti.

La carenza di iodio e la cronica stimolazione della ghiandola nel tentativo vano di produrre una quantità di ormone sufficiente determina un aumento di volume che si definisce gozzo.

Per questo motivo in tutto il mondo sono promossi programmi di iodoprofilassi attuati mediante l’addizione di iodio negli alimenti e l’educazione alimentare.

Sebbene i risultati siano confortanti permangono zone ad elevata endemia gozzigena. Nel mondo infatti vi sono zone dove più del 5% della popolazione è affetta da gozzo.

Come si sviluppa il gozzo

Alcuni pazienti sviluppano il gozzo in condizioni di adeguata assunzione di iodio, per cause genetiche, per cause infiammatorie e fattori endocrini.

I momenti critici per lo sviluppo del gozzo sono l’adolescenza e la gravidanza.

I sintomi del gozzo tiroideo

L’aumento di volume della tiroide crea un effetto massa che si evidenzia come una tumefazione alla base del collo, maggiormente evidente quando si ingoia, senso di corpo estraneo.

Può coesistere un abbassamento del tono della voce, disturbi della deglutizione (quando si ingoia), disturbi della respirazione, tosse, raucedine, russamento.

In casi molto gravi si possono osservare sintomi da compressione delle importanti strutture vascolari e nervose del collo.

In altri casi la tiroide può crescere nel torace, dall’alto verso il basso. Qui la diagnosi è più difficile.

Come si effettua la diagnosi

Il paziente si allarma e giunge all’osservazione del medico perché nota la deformazione della base del collo. In altri casi giunge dal medico per i sintomi dell’ipertiroidismo o dell’ipotiroidismo (più raramente) oppure in caso di diagnosi in corso di gravidanza o in caso di programmi di prevenzione.

L’esame clinico che indirizza verso una diagnosi generica di gozzo, necessita di integrazione con:

Dosaggio ormonale

Dosaggio ormonale

Ecografia tiroidea con valutazione color-doppler

Ecografia tiroidea con valutazione color-doppler

Scintigrafia tiroidea

Scintigrafia tiroidea

(in caso di ipertiroidismo)

Agoaspirato ecoguidato

Agoaspirato ecoguidato

(in caso di noduli)

La terapia per il gozzo tiroideo

La terapia dipende dal momento della diagnosi.

In caso di gozzo di modeste dimensioni, in assenza di sintomi, con dosaggio ormonale nei limiti ed in assenza di formazioni nodulari può essere risolutiva la semplice integrazione di iodio nella dieta.

In caso di gozzi di grandi dimensioni, con tante formazioni nodulari, e segni di ipertiroidismo o ipotiroidismo, è necessario un attento studio della funzionalità ghiandolare, delle formazioni nodulari, dell’evidenza clinica, e delle condizioni del paziente. La terapia sarà medica o chirurgica.